DA "NON ALLA LUNA, NON AL VENTO DI MARZO" (SCHENA, 2006)

  DOMIZIO  
   
 

Ragazzo che non credi alle promesse,
non dissipare il tempo sui libri.
Quando le mie fantasie
non erano ancora
pallide ombre correnti,
ho donato ai manuali
i capelli
gli occhi di cervo
le labbra
ignare delle arti d’amore.
Anche Domizio amava i libri.
La peste s’è presa
la sua giovinezza d’oro.
Delle sue diffinizioni
non resta
che quel tanto
di polvere sugli incunaboli.
Ma tu sii l’ortica
sulla cute dei pedanti.
Godi dei falò sulla spiaggia.
Delle dolci schermaglie.
E lascia perdere Ovidio.

 
     
  NON ALLA LUNA, NON AL VENTO DI MARZO  
     
 

Non alla luna,
non al vento di marzo
affiderai
il tuo mistero
d’amore.
Ché la luna
è frivola
e per un diamante
vende un segreto.
E il vento di marzo
è amico
delle mie imposte.
So decrittarne il sospiro.

 
     
  DEL MAGGIO SFIORITO  
     
  Il nostro maggio
è sfiorito presto,
amica mia.
Magari era un amore
grande come la sabbia di Cirene.
E col silfio è volato via...
Un amore così maestoso
da sentirsi pago
della sua bellezza
e desiderarne
l'annientamento.
Così infinito,
da anelare
alla finitezza.
 
     
  LA SARAGHINA DEL FORMAGGIO  
     
  Se vedessi il Salento
danzare tra gli ulivi,
conosceresti la Saraghina
del formaggio.
Non vende rumbe
ai bambini.
Regala sorrisi
senza denti.
Gratta la vita
tra selve di scabbia.
È la Parca
di cui non rammenti
il viso.
 
     
  PATROCLO  
     
  Ho smesso
di bere la primavera
dalle concavità
delle tue mani
di rosa.
Han messo il morso
al mio insolente fiorire
tra le tue cosce.
Non basta
il canto delle Nereidi
a lenire l’angoscia,
figlio di Menezio.
Nel silenzio della tenda
le lacrime
mi rammentano
che l’intero oro
d’Ilio fiorente
non vale il sorriso
delle tue labbra
che suggevano ambrosia.
 
     
  I TUOI OCCHI  
     
  I tuoi occhi
con muto rimprovero.
Nel nostro giardino,
biondo di fresie,
stenta la pervinca.
Verrà la sua stagione.
Non turbare
i petali del meriggio
domandando della mia anima.
La troverai seduta là
dove si perde il giorno
nell’infinita attesa
dei tuoi occhi.
 

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